RECUPERO CREDITI CONDOMINIALI

NUOVO CODICE DEL CONDOMINIO
NUOVO CODICE DEL CONDOMINIO

Cosa significa vivere in condominio?

Vivere in condominio vuol dire condividere spazi, ma anche responsabilità, con altre persone.

Nel e per il rispetto delle leggi e del regolamento interno è nominato  un amministratore.

L'amministratore di condominio è il soggetto incaricato dalla compagine condominiale di occuparsi della gestione dello stabile e dell'esecuzione delle delibere assembleari. Le sue competenze spaziano dalla manutenzione ordinaria alle funzioni di gestione dello stabile, passando per la conservazione dei beni comuni. Le attribuzioni dell'amministratore sono sia di carattere esecutivo (come l'attuazione delle delibere) che amministrativo (ad esempio, gli adempimenti fiscali e tributari 

Che cosa si intende per condominio?

Il codice civile non offre una definizione precisa di condominio, solo l'art. 2 lett. F del decreto legislativo n. 104 del 2014 definisce il condominio come "edificio con almeno due unità immobiliari, di proprietà in via esclusiva di soggetti che sono anche comproprietari delle parti comuni.

In questo primo gruppo rientrano i pilastri, le travi portanti, i muri maestri, i tetti, i lastrici solari, le scale, l'atrio, le facciate, i portoni di ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili, le fondazioni e il suolo su cui sorge l'edificio.

Quali sono le spese del condominio?

Si dividono in spese ordinarie e straordinarie:  Sono spese ordinarie, ad esempio, quelle relative alla pulizia delle scale, all'illuminazione, alle riparazioni generiche come serrature e sostituzione di lampadine. Le spese condominiali straordinarie, invece, riguardano la manutenzione straordinaria, appunto, di beni comuni e la loro ristrutturazione.

Chi paga le spese condominiali l'inquilino o il proprietario?

Spese condominiali: la divisione tra inquilino e proprietario. In linea generale, le spese condominiali ordinarie ricadono sugli affittuari, mentre quelle straordinarie sui proprietari. Ma se l'affittuario non paga , Il proprietario dell'appartamento di condominio è il vero e unico responsabile dell'immobile, anche se messo in affitto. Per tale motivo, tutte le spese condominiali sono a suo carico.

Le spese condominiali ordinarie sono nient'altro che gli importi fissi dovuti all'amministratore di condominio per le spese comuni abituali. Il Codice civile stabilisce che i pagamenti dovuti in modo periodico si prescrivono in soli 5 anni, anziché i 10 della prescrizione ordinaria.

L'articolo 1129 del Codice Civile, modificato dalla Legge 220/2012, ha introdotto l'obbligo per l'amministratore di condominio di attivare azioni volte al recupero dei crediti condominiali entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio nel quale il credito esigibile è compreso, salvo eventuale dispensa deliberata dall'assemblea di condominio.

Il Codice Civile (art. 63 disp. att. c.c.) dispone inoltre che in caso di mancato pagamento di quanto dovuto per un semestre l'amministratore ha facoltà di sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato, anche qualora questa ipotesi non sia stata precedentemente prevista dal regolamento condominiale.

Per recuperare un credito in Italia ci sono due percorsi: via stragiudiziale, senza bisogno di ricorrere al tribunale e via giudiziale tramite tribunale. Quando può essere intrapresa la via stragiudiziale e quando invece è necessaria quella giudiziale. 

La via giudiziale: Il decreto ingiuntivo è uno strumento giuridico utile per recuperare i crediti condominiali, ma per ottenerlo è necessario produrre la seguente documentazione: Una copia del preventivo e/o del rendiconto dell'esercizio finanziario approvato dall'assemblea, regolarmente ripartito ed inviato al condomino moroso. Per richiedere l'emissione del decreto ingiuntivo, è necessario affidarsi ad un avvocato che presenterà la richiesta al Tribunale o al Giudice di Pace. Questo decreto, se provvisoriamente esecutivo, permette di procedere al pignoramento dei beni mobili, immobili o presso terzi, senza dover attendere il termine di 40 giorni previsto dalla normativa per effettuare l'opposizione. Per la procedura completa fino all'esecuzione dell'eventuale pignoramento i costi sono abbastanza elevati e i tempi sono lunghi.

In alternativa ci si può affidare all'Agenzia di recupero crediti, infatti può affiancare l'amministratore di condominio attivando tutte le necessarie azioni stragiudiziali e recuperando informazioni utili in merito alla situazione economica e patrimoniale del condomino moroso.

Una attenta valutazione delle reali possibilità economiche del debitore infatti può snellire i processi di recupero delle somme dovute e fornire informazioni utili anche ai fini di una eventuale azione giudiziaria.

Proprio per evitare lunghe attese e un protrarsi eccessivo dei tempi di pagamento, spesso gli amministratori condominiali si rivolgono a società specializzate nel recupero crediti che, grazie alla loro esperienza e alla conoscenza di procedure, leggi e tecniche, riescono a ottenere un buon successo riscuotendo il credito dovuto.

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